Preferenze riguardo al cinema e differenze individuali: Stili di pensiero e intelligenze multiple
Luciano Mariani
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© 2025 by Luciano
Mariani, licensed under CC
BY-NC-SA 4.0
Notes: - E' disponibile una versione pdf di questo articolo.
Fig. 1
Un'osservazione cautelare sulla natura degli "stili" è d'obbligo, poiché nella letteratura vengono usati vari termini, a volte con significati parzialmente sovrapposti. Il termine "stili di apprendimento" è forse il più generico e si riferisce ai diversi modi in cui le persone percepiscono ed elaborano le informazioni. Sebbene "stile di apprendimento" possa essere usato per descrivere qualsiasi tipo di elaborazione delle informazioni (vale a dire la maggior parte, se non tutta, della nostra attività mentale), gli stili di apprendimento sono stati studiati principalmente in relazione ai contesti pedagogici, come descrittori di come chi impara (nel senso più stretto di "studente") affronta i compiti in una situazione educativa più o meno formale. In questo senso più ampio, negli stili di apprendimento sono stati talvolta inclusi, non solo gli stili cognitivi/di pensiero, ma anche altre misure di differenze individuali che hanno un impatto sull'apprendimento. Così, ad esempio, si è scoperto che le persone differiscono nelle loro preferenze per le modalità sensoriali (alcune possono essere più visive, altre più uditive, altre ancora possono preferire un approccio cinestetico, cioè basato sull'uso del corpo e dei suoi movimenti); e le persone mostrano anche atteggiamenti sociali diversi (ad esempio, sono più o meno introverse piuttosto che estroverse).
Nella maggior parte degli altri casi, tuttavia, gli stili sono stati
esplorati in relazione ai modi individuali di elaborare le informazioni,
vale a dire come stili di pensiero o, con riferimento al
funzionamento della mente umana, come stili cognitivi. Boscolo
(1981: 68) definisce uno stile di pensiero come “Una modalità di
elaborazione dell’informazione che il soggetto adotta in modo
prevalente, che permane nel tempo e si generalizza a compiti diversi”.
Questa definizione indica il modo prevalente (quindi non esclusivo) di
elaborazione delle informazioni, la sua natura stabile (che potrebbe
anche essere considerata un tratto della personalità) e il suo utilizzo
in una varietà di compiti e contesti.
l seguente questionario esplora i nostri stili di pensiero, ovvero i modi in cui elaboriamo le informazioni nella nostra mente. Questi stili variano da persona a persona in misura maggiore o minore e hanno conseguenze importanti per le decisioni che prendiamo e per i modi in cui ci comportiamo.
Alcune persone possono tendere ad uno stile
analitico: preferiscono partire dalle parti per arrivare al tutto, amano
considerare particolari e dettagli, ragionano in modo logico, basato sui fatti,
mettono volentieri a fuoco le differenze tra le cose. Altre, invece, possono
tendere ad uno stile globale: partono da una visione complessiva e dal contesto
generale, organizzano le informazioni in maniera più simultanea, trovano agevole
fare delle sintesi, mettono più volentieri a fuoco le somiglianze tra le cose.
PRIMA PARTE
Decidi in quale
misura ognuna delle seguenti affermazioni si applica anche a te cerchiando il
numero appropriato in ogni colonna.
SECONDA PARTE
Per ogni
affermazione annerisci uno o due quadratini a seconda delle risposte date,
partendo sempre dal centro. Non annerire nessun quadratino
se hai scelto la risposta "0".
Ad esempio:
-
- se per lo stile globale all'affermazione 6 hai cerchiato il numero 2, annerisci i primi due quadratini sulla relativa riga.
TERZA PARTE
Rifletti e, se
puoi, discuti con qualcuno: ti ritrovi nei risultati del questionario? □ SI’, perché (cita esempi di tuoi comportamenti, abitudini, preferenze, atteggiamenti ...) ...…………………………………………………………….…………………………..…………………………………………………………………………….…………………… □ NO, perché (cita esempi di tuoi comportamenti, abitudini, preferenze, atteggiamenti ...) ..………………….…………………………………………………………………………......…........................................................................................................................ □ Ti è sembrato utile questo questionario? Pensi di avere scoperto qualcosa di nuovo o interessante? ...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... |
5
Un modo particolare di descrivere le differenze individuali tiene conto
del concetto di intelligenza. L'intelligenza è stata spesso considerata (ed è
ancora spesso considerata) come
- innata, cioè qualcosa di "dato" alla nascita, e quindi non soggetto
alle influenze dei contesti culturali;
-
-
-
Questa visione "tradizionale" dell'intelligenza è stata duramente criticata
negli ultimi decenni e altri concetti di "intelligenza" sono stati proposti. Il
più famoso dei "nuovi" modelli è dovuto allo psicologo Howard
Gardner (1987, 1999), che rifiuta l'intelligenza come unico fattore e identifica una serie di
intelligenze diverse: secondo questa visione, ognuno di noi è portatore
di una diversa combinazione di intelligenze, che non sono solo il risultato del
nostro potenziale genetico innato, ma sono anche influenzate dai contesti
culturali in cui cresciamo: culture diverse possono valorizzare intelligenze
diverse e quindi influenzare il "profilo" individuale di ciascuno dei suoi
membri.
Gardner ha identificato una serie di intelligenze, che possono essere descritte
con le sue stesse parole (Nota 7):
Quindi ognuno di noi è portatore di una diversa "combinazione" di intelligenze. Si noti che l'immagine seguente (Fig. 2 - Nota 8) dà "uguale peso" a tutte le intelligenze, ma questa è chiaramente un'illustrazione teorica - la nostra "torta" personale metterebbe in evidenza la la nostra unica combinazione di intelligenze.
Fig. 2
In questa ottica, la valutazione dell'intelligenza (o delle intelligenze) dovrebbe dunque rispondere, più che alla domanda "Quanto sei intelligente?", alla domanda ben più stimolante e produttiva, "Come sei intelligente?"
Come è stato fatto con gli stili di pensiero, di seguito viene presentato un questionario sperimentale preliminare come primo passo per esaminare come le preferenze in fatto di cinema possano offrire una panoramica della costellazione di intelligenze personali e uniche di un individuo. Come il questionario sugli stili di pensiero, quello di seguito è strutturato in tre parti. La Prima parte è una raccolta di dati personali sulle preferenze riguardo al cinema, basata sulle risposte a 64 elementi ("affermazioni") che descrivono modi di interagire e reagire all'esperienza cinematografica. La Seconda parte è la fase di elaborazione dei dati, che collega le risposte fornite agli otto tipi di intelligenza descritti da Gardner. Infine, la Terza parte chiede agli intervistati di valutare i risultati del questionario collegandoli alle proprie percezioni e opinioni, invitandoli così a utilizzare tali risultati come punto di partenza per ulteriori riflessioni e discussioni. Questa parte finale è importante poiché il questionario è concepito come un trampolino di lancio verso una descrizione progressivamente più precisa del proprio profilo personale.
N.B. Per rispondere al questionario
è disponibile una versione pdf che è possibile
scaricare e/o stampare qui.
QUESTIONARIO SULLE PREFERENZE RIGUARDO AL CINEMA E LE INTELLIGENZE MULTIPLE
Si è sostenuto che l'intelligenza non è un fattore generale, ma piuttosto una combinazione di diverse intelligenze, ciascuna delle quali si applica a diverse aree dell'esperienza umana. Lo psicologo Howard Gardner ha descritto tali intelligenze nel modo seguente:
Le nostre abitudini in fatto di cinema, proprio come qualsiasi altra area di attività, possono essere una fonte di informazioni sulla nostra "costellazione di intelligenze". Il seguente questionario ti aiuterà a fare proprio questo. Tieni presente che qualsiasi questionario di questo tipo può solo darti un'indicazione generale del tuo profilo - non dovrebbe essere preso come un "ritratto" rigido e definitivo delle tue intelligenze o della tua personalità. Per questo, alla fine del questionario, ti verrà chiesto di osservare i risultati in modo critico e di utilizzare la tua conoscenza dei tuoi comportamenti, abitudini, atteggiamenti, ecc., per cambiare o affinare quello che sembra essere il tuo proprio profilo personale. E' inoltre vivamente raccomandato di condividere e discutere il questionario e i suoi risultati con altri.
Scegli la
risposta che meglio ti rappresenta. Non ci sono
risposte giuste o sbagliate!
PRIMA PARTE
Decidi in quale
misura ognuna delle seguenti affermazioni si applica anche a te cerchiando il
numero appropriato in ogni colonna.
|
anche per me è così |
per me è solo in parte così |
per me non è affatto così |
1.
Preferisco vedere un film insieme ad altre persone
(parenti, amici, ecc.). |
2 |
1 |
0 |
2.
Mi colpiscono molto le ambientazioni storiche
accurate e dettagliate. |
2 |
1 |
0 |
3.
Mi capita abbastanza spesso di voler leggere un
romanzo da cui è stato tratto un film. |
2 |
1 |
0 |
4.
Ascolto spesso musica tratta da colonne sonore di
film. |
2 |
1 |
0 |
5.
Mi piacciono i film che danno poco per scontato e che
invece invitano a fare ipotesi su quanto succederà nella storia. |
2 |
1 |
0 |
6.
Mi piacciono i film in cui le forze della natura (ad
es. il mare, il vento, la pioggia …) svolgono un ruolo importante. |
2 |
1 |
0 |
7.
Mi piace che un film mi comunichi delle sensazioni
forti e precise (ad es. “scene che fanno venire il batticuore”, o “un
nodo alla gola”, o un “brivido alla schiena” …). |
2 |
1 |
0 |
8.
Prima di decidere di vedere un film chiedo il parere
di altri che lo hanno già visto. |
2 |
1 |
0 |
9.
Mi piace capire subito dove è ambientato un film,
anche attraverso le immagini di luoghi famosi o caratteristici. |
2 |
1 |
0 |
10.
Noto facilmente gli accenti regionali con cui parlano
i personaggi di un film. |
2 |
1 |
0 |
11.
Non mi attirano molto i film ambientati in luoghi
chiusi, con personaggi che prediligono i dialoghi rispetto alle azioni e
ai movimenti. |
2 |
1 |
0 |
12.
Mi piace ascoltare o assistere alle presentazioni o
ai dibattiti su un film. |
2 |
1 |
0 |
13.
Mi attirano i film che sono centrati su fenomeni
climatici anche estremi (ad es. eruzioni vulcaniche, monsoni,
mareggiate, terremoti …). |
2 |
1 |
0 |
14.
Mi interessa capire cosa ne pensano gli altri di un
film che ho già visto. |
2 |
1 |
0 |
15.
Non mi piacciono i film che non hanno uno sviluppo
logico chiaramente esplicitato. |
2 |
1 |
0 |
16.
Mi attirano i film “on the road”, in cui i personaggi
visitano o attraversano ambienti anche molto diversi. |
2 |
1 |
0 |
17.
Mi piacciono molto i film d’azione, dove personaggi e
oggetti sono spesso in movimento. |
2 |
1 |
0 |
18.
Non mi piacciono i film in cui manca del tutto una
colonna sonora musicale. |
2 |
1 |
0 |
19.
Non mi piacciono i film totalmente fantastici o
ambientati in mondi irreali. |
2 |
1 |
0 |
20.
Mi attirano molto i film “che fanno sognare”, che mi
trasportano in situazioni e ambienti anche molto lontani dalla realtà. |
2 |
1 |
0 |
21.
Mi attirano i film biografici che descrivono la vita
di scienziati e le loro scoperte. |
2 |
1 |
0 |
22.
Mi ricordo abbastanza precisamente di film che in
qualche modo mi hanno colpito, emozionato o turbato. |
2 |
1 |
0 |
23.
Dopo aver visto un film, mi piace discuterne con
altri. |
2 |
1 |
0 |
24.
Per me in un film sono molto più importanti le
immagini rispetto ai dialoghi. |
2 |
1 |
0 |
25.
Preferisco i film che si svolgono in ambienti
naturali reali piuttosto che film con ambienti chiaramente ricostruiti
in studio. |
2 |
1 |
0 |
26.
Mi piacciono i film recitati in tutto o in parte in
un dialetto regionale, anche se magari perdo qualche parola o frase. |
2 |
1 |
0 |
27.
Per me vedere un film è un’esperienza molto
personale, e trovo difficile condividerla con altri. |
2 |
1 |
0 |
28.
Riconosco facilmente l'intonazione con cui un
personaggio di un film esprime delle emozioni o dei significati (ad
esempio, quando un personaggio esprime ironia, sarcasmo, disprezzo,
ammirazione, ecc.). |
2 |
1 |
0 |
29.
Mi piacciono i documentari che illustrano la vita di
persone, anche non famose, che hanno affrontato e risolto problemi e che
raccontano e spiegano la loro esperienza. |
2 |
1 |
0 |
30.
I cosiddetti “film-puzzle” (in cui, ad es. non sono
immediatamente comprensibili i nessi logici o temporali, o ci sono
sviluppi della storia insoliti o bizzarri …) mi stimolano e mi sfidano a
cercare delle spiegazioni. |
2 |
1 |
0 |
31.
Apprezzo molto i film che mettono in scena il
rapporto tra l’uomo e gli animali. |
2 |
1 |
0 |
32.
Mi attirano i film “sportivi”, che mettono in risalto
le qualità fisiche e atletiche dei personaggi. |
2 |
1 |
0 |
33.
Condivido su Internet (Facebook, Instagram, ecc.) i
miei giudizi o opinioni sui film che ho visto. |
2 |
1 |
0 |
34.
Mi piacciono i film che affrontano anche temi
ambientali. |
2 |
1 |
0 |
35.
Mi piacciono i documentari che illustrano le opere di
pittori, scultori, architetti. |
2 |
1 |
0 |
36.
Mi attirano i film in cui i dialoghi svolgono un
ruolo decisivo (ad es. le scene in un’aula di tribunale, i dibattiti
politici, le conversazioni in un gruppo di amici o in una coppia …). |
2 |
1 |
0 |
37.
Mentre guardo un film, mi piace riconoscere canzoni o
brani musicali che già conosco. |
2 |
1 |
0 |
38.
Mi piacciono i documentari che descrivono come sono
stati risolti problemi scientifici o tecnologici. |
2 |
1 |
0 |
39.
Mi capita spesso di confrontare personaggi e vicende
di un film con la mia vita ed esperienza personale. |
2 |
1 |
0 |
40.
Mi piace guardare film in lingua originale con i
sottotitoli. |
2 |
1 |
0 |
41.
Sono attirato da scene molto movimentate, ad es. un
inseguimento tra auto o tra persone. |
2 |
1 |
0 |
42.
Mi piacciono i film, come i gialli, in cui bisogna
osservare con attenzione anche i dettagli per capire bene lo svolgimento
e la soluzione finale. |
2 |
1 |
0 |
43.
Prendo spesso io l'iniziativa di andare al cinema con
altri, o di vedere un film insieme a casa. |
2 |
1 |
0 |
44.
Mi piace molto andare al cinema o vedere un film a
casa anche se sono da solo. |
2 |
1 |
0 |
45.
Guardo i titoli finali di un film anche per vedere
che tipo di canzoni o motivi musicali sono stati usati. |
2 |
1 |
0 |
46.
Mi colpiscono molto i colori e come sono usati in un
film. |
2 |
1 |
0 |
47.
Mi piacciono i film che sembrano quasi dei
videogiochi, in cui mi sembra di partecipare all’azione mostrata sullo
schermo. |
2 |
1 |
0 |
48.
Mi piacciono molto i documentari “naturalistici”. |
2 |
1 |
0 |
49.
Leggo spesso recensioni di film. |
2 |
1 |
0 |
50.
Mi piacciono i documentari che raccontano la vita e
la carriera di attori, danzatori o di personaggi dello spettacolo. |
2 |
1 |
0 |
51.
Dopo aver visto un film che mi ha coinvolto, mi
capita spesso di ripensarci e di ragionarci sopra. |
2 |
1 |
0 |
52.
Consiglio spesso un film che mi è piaciuto ad altri. |
2 |
1 |
0 |
53.
Guardo con attenzione gli ambienti interni in cui si
svolge un film (ad esempio, come è fatto un appartamento, come è
arredato, e altri dettagli come quadri, soprammobili, ecc.). |
2 |
1 |
0 |
54.
Mi piacciono i film tratti da opere letterarie o
teatrali. |
2 |
1 |
0 |
55.
Mi piacciono i film “che fanno pensare”, cioè che mi
stimolano delle riflessioni sui personaggi e sulla storia. |
2 |
1 |
0 |
56.
Mi godo di più una scena di un film se è accompagnata
da un motivo musicale. |
2 |
1 |
0 |
57.
Presto attenzione a come gli attori usano il proprio
corpo, ad es. tramite gesti, espressioni del volto, uso delle mani … |
2 |
1 |
0 |
58.
I grandi spazi naturali (ad es. le praterie nei film
western, la giungla, gli oceani o le montagne nei film di avventure, le
spiagge in certe commedie o drammi …) attirano molto la mia attenzione. |
2 |
1 |
0 |
59.
Mi attirano i film in cui le tecnologie giocano un
ruolo essenziale. |
2 |
1 |
0 |
60.
Mi piacciono i film di animazione, specialmente
quando usano forme, colori e immagini insolite e originali. |
2 |
1 |
0 |
61.
Per me la musica in un film ha una grande importanza. |
2 |
1 |
0 |
62.
Osservo con attenzione gli ambienti esterni in cui si
svolge un film. |
2 |
1 |
0 |
63.
Mi piace vedere un film tratto da un romanzo che ho
letto per confrontare le due versioni. |
2 |
1 |
0 |
64.
Parlo spesso dei film che visto con altre persone. |
2 |
1 |
0 |
SECONDA PARTE
Per ogni
affermazione annerisci uno o due quadratini a seconda delle risposte date,
partendo in ogni riga dal primo sulla sinistra. Non annerire nessun quadratino
se hai scelto la risposta "0".
Ad esempio, se
per l'intelligenza linguistica alla affermazione 3 hai cerchiato il numero 2,
annerisci i primi due quadratini sulla relativa riga.
LINGUISTICA |
3
12 26
36 40
49 54
63 |
■ ■ □ □ □ □ □
□ □ □ □ □ □ □ □ □
|
INTELLIGENZA |
AFFERMAZIONI |
|
LINGUISTICA |
3
12 26
36 40
49 54
63 |
□ □ □ □ □ □ □
□ □ □ □ □ □ □ □ □ |
LOGICO-MATEMATICA |
5
15 19
21 30
38 42
59 |
□ □ □ □ □ □ □
□ □ □ □ □ □ □ □ □ |
VISIVO-SPAZIALE |
2
9
16
24 35
46 53
60 |
□ □ □ □ □ □ □
□ □ □ □ □ □ □ □ □ |
MUSICALE |
4
10 18
28 37
45 56
61 |
□ □ □ □ □ □ □
□ □ □ □ □ □ □ □ □ |
INTER-PERSONALE |
1
8
14
23 33
43 52
64
|
□ □ □ □ □ □ □
□ □ □ □ □ □ □ □ □ |
INTRA-PERSONALE |
20
22 27
29 39
44 51 55 |
□ □ □ □ □ □ □
□ □ □ □ □ □ □ □ □ |
FISICO-CINESTETICA |
7
11 17
32 41
47 50
57 |
□ □ □ □ □ □ □
□ □ □ □ □ □ □ □ □ |
NATURALISTICA |
6
13 25
31 34
48 58
62 |
□ □ □ □ □ □ □
□ □ □ □ □ □ □ □ □ |
TERZA PARTE
Rifletti e
discuti: ti ritrovi nei risultati del questionario?
□ SI’, perché (cita esempi di tuoi comportamenti, abitudini, preferenze)
...…………………………………………………………….…………………………………………………………………………………………………………………….…………
e/o
□ NO, perché (cita esempi di tuoi comportamenti, abitudini, preferenze)
...………………….…………………………………………………………………..........................................................................................................……………..…………
Note
1. Si veda Mariani L. 2025. Le differenze individuali nei pubblici cinematografici, cinemafocus.eu
2. Cf. Witkin & Goodenough 1981.
3. Cf. e.g. Miller 1987, Burke Guild & Garger 1998.
4. Tuttavia, sono stati condotti vari studi sperimentali che hanno tentato di stabilire correlazioni tra due o più dimensioni degli stili cognitivi: cfr. ad esempio Witkin & Goodenough 1981 sull'(in)dipendenza dal campo e la preferenza per il lavoro individuale rispetto a quello di gruppo; Mednick & Silber 1970 sull'(in)dipendenza dal campo e la creatività, che evidenzia stili divergenti rispetto a quelli convergenti; Kagan et al. sulla relazione tra stili analitico/globale e riflessivo/impulsivo.
5. Tra le descrizioni degli stili cognitivi non mancano modelli più complessi, che stabiliscono correlazioni tra due o più dimensioni, ottenendo così una gamma più varia di "tipi" di apprendenti. Ad esempio, Gregorc (1982) suggerisce di mettere in relazione la dimensione astratto/concreto con quella sequenziale/casuale. Partendo dal valore dell'esperienza nei processi di apprendimento (già alla base delle ricerche di pensatori come Dewey, Lewin e Piaget) Kolb (1984) ha elaborato una teoria dell'apprendimento esperienziale, che individua quattro diversi stili di apprendimento, chiamati da Kolb accomodatore (concreto-attivo), assimilatore (riflessivo-astratto), divergente (concreto-riflessivo) e convergente (astratto-attivo).
8. https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Multiple-intelligence.jpg
Riferimenti bibliografici
Boscolo P. 1981. “Intelligenza e differenze
individuali” in Pontecorvo C. (a cura di),
Intelligenza e diversità,
Torino, Loescher.
Burke Guild P.
&
Garger S. 1998. Marching to
different drummers,
Gardner H. 1987.
Formae mentis. Saggio sulla pluralità dell’intelligenza,
Milano, Feltrinelli.
Gregorc A. 1982. “Learning
style/brain research: Harbinger of an emerging psychology” in Keefe J. (ed.)
Students learning styles and brain
behavior,
Kagan J., Rosman B.L., Day
D., Albert L. &
Phillips W. 1964. “Information processing in the child: Significance of analytic
and reflective attitudes”,
Psychological Monographs, vol. 78, 1.
Kolb D.A. 1984.
Experiential learning: Experience as the source of learning and
development,
Mednick M.T. e Silber D.E.
1970. "Comparison
of two administration times for the Remote Associates Test: An attempt at
partial replication”,
Psychological Reports, vol. 27 (2).
Miller A. 1987. “Cognitive
styles: An integrated model”,
Educational Psychology, vol. 7 (4).
Witkin H.
&
Goodenough O. 1981.
Cognitive styles: Essence and origins,
New York, International Universities Press Inc.